Bliss balls di datteri con cacao, cocco e burro di arachidi

Anche questa ricetta arriva da uno dei libri rimasti troppo tempo chiusi in uno scatolone. Il libro si intitola “Porridge” ed esiste solo in lingua inglese. L’ho comprato qualche anno fa, quando mi ero fissata con le bowl di avena a colazione. Contiene tantissime ricette, dolci e salate, a base di ingredienti non sempre facili da reperire: cereali particolari, spezie introvabili o superfood.

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Settimana scorsa, mentre sfogliavo il libro, ho letto la ricetta delle bliss balls.. e per fortuna avevo in casa tutto il necessario per prepararle.
Le bliss balls non sono altro che piccole sfere a base di datteri, burro di frutta secca e spezie, molto in voga negli ultimi anni, che rientrano nella categoria delle ricette raw, cioè quelle preparazioni che non necessitano di cottura.
Spesso sono arricchite di proteine in polvere o spezie energizzanti come la maca, tanto da essere un ottimo spuntino, soprattutto per chi fa sport. Ma le bliss balls sono adatte a tutti: sono sane perché non contengono zuccheri o altri ingredienti raffinati, il loro gusto dolce è dato esclusivamente dalla dolcezza naturale dei datteri.
Sono adatte anche per chi è intollerante al glutine o per chi segue un’alimentazione vegana.

Mi era capitato di mangiare le bliss balls confezionate e industriali, fatte con buoni ingredienti ma comunque arricchite di conservanti. Farle in casa è semplicissimo e vi permette di personalizzarle come più vi piace.
Queste bliss balls contengono tutti i miei ingredienti preferiti: burro di arachidi, cacao e datteri. Sono sfiziose, nutrienti e deliziose.

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INGREDIENTI
7/8 datteri
1 cucchiaio di farina di mandorle
1 cucchiaio di farina di cocco
1 cucchiaio di burro di arachidi
1 cucchiaio di cacao amaro
1/2 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale

Nota: la quantità di datteri dipende dalle loro dimensioni. Io ho usato quelli grandi e “succosi” che ho acquistato da Frutta e Bacche.

PROCEDIMENTO
– In un mixer mettete: le farine, il cacao, la cannella, il pizzico di sale, il burro di arachidi e le farine.
– Private i datteri del nocciolo e aggiungeteli nel contenitore del mixer.

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– Azionate il mixer e frullate per un paio di minuti, fino ad avere un composto omogeneo e non troppo asciutto.

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– Trasferite il composto in una ciotola e iniziate a formare delle palline, grandi circa come una piccola noce.
NOTA: Io ho formato 9 bliss balls, ma potete farle anche leggermente più grandi e ottenerne 6/7.
– Una volta ben compattate, passate le bliss balls nel cacao amaro.

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– Fatele rassodare in frigorifero per almeno un paio di ore prima di mangiarle.

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Si conservano in frigorifero, chiuse in un contenitore, per 3/4 giorni. Le mie, purtroppo, non sono durate così tante: le abbiamo divorate in un pomeriggio!

NOTE
– Per dare un gusto sempre diverso alle vostre bliss balls, potete variare il burro di frutta secca (usando per esempio quello di mandorle o anacardi) e sostituire la cannella con altre spezie: maca, vaniglia ecc.
– Al posto che ricoprirle di cacao, potreste usare farina di cocco, per renderle leggermente più dolci.

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Biscotti con farina di avena e cioccolato

Oltre che di gelato, vivrei di biscotti.
Penso di conoscere tutti i tipi di tutte le marche che si trovano sugli scaffali del supermercato.
Da bambina latte e biscotti era la mia colazione preferita. Finivo un pacco da 350 gr in due giorni e mia mamma mi rimproverava di mangiarne troppi.. forse perché quando mi accorgevo che stavo per finire il latte, ne aggiungevo ancora un po’ per poterci inzuppare altri biscotti.
Questa cosa me la sono portata avanti per anni, anche quando da adolescente saltavo la colazione, ma recuperavo a merenda o a cena.
Poi con gli anni ho scoperto che potevo fare colazione anche con altro, e finalmente ho perso questa “dolce” abitudine.
Ora nella mia dispensa ci sono solo biscotti secchi e biscotti al cacao per Matte, ma ogni tanto la sera capita ancora di aprire il pacco di biscotti e mangiarne fino a perdere il conto.

Eppure, penso di aver fatto pochissimi biscotti rispetto a torte e crostate, da quando faccio dolci. Un po’ perché l’idea di stenderli, tagliarli e fare più infornate mi dà l’idea di essere una preparazione più lunga rispetto al fare una torta; un po’ perché so che li finirei in tempo zero.

Questi biscotti però sono la giusta soluzione a entrambi questi problemi: si preparano in venti minuti e non servono mattarello e taglia biscotti, e sono molto leggeri: niente uova, niente burro, niente zucchero, quindi più sani della maggior parte dei biscotti che si trovano al supermercato.

“E allora cosa c’è dentro?”, “Non sapranno di nulla”.
Cambiando modo di mangiare, mi sono abituata a sapori molto meno dolci, più naturali. Spesso mi accorgo che le cose che prima trovavo “normali”, ora le reputo “troppo dolci”. Lo zucchero lo conservo in dispensa per crostate, creme e torte ma quando replico le ricette fatte dagli altri riduco sempre le quantità di zucchero indicate di almeno 20/30 grammi.
Quindi sarà soggettivo, ma questi biscotti sono deliziosi: hanno un sapore deciso di avena e l’olio di cocco gli dona un profumo particolare. L’assenza di zucchero li rende poco croccanti, lasciandoli morbidi al centro.

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Sono ottimi inzuppati in thé o latte, a colazione, o mangiati a merenda per accompagnare yogurt o caffè.
E sono adatti a tutti perché non contengono derivati animali, quindi perfetti per chi segue un’alimenatazione vegana.

INGREDIENTI (per 12 biscotti)
190 gr di farina di avena
80 gr di farina di mandorle
120 gr di latte vegetale (io di riso)
30 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di sciroppo di agave
2 cucchiai di olio di cocco
1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO
– Versate le farine in una ciotola, poi aggiungete il latte, l’olio di cocco e il pizzico di sale e mescolate bene.

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– Aggiungete anche lo sciroppo di agave e continuate a mescolare.
– Tagliate grossolanamente il cioccolato e aggiungetelo all’impasto. L’impasto deve risultare abbastanza morbido da essere lavorato e non deve sbriciolarsi (se così fosse, aiutatevi con un goccio di latte).
Nota: per comodità potete anche usare le gocce di cioccolato.

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– Accendete il forno a 180°, modalità statico e foderate una teglia con un foglio di carta da forno.
– Formate tante palline, cercando di farle tutte uguali (altrimenti i biscotti avranno tempi di cottura diversi!), e poi schiacciatele delicatamente con un bicchiere per ottenere tanti dischi alti circa 1 cm.

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– Disponete i biscotti sulla teglia e infornateli. Fateli cuocere per 25/30 minuti.Nota: ogni forno è diverso, devono risultare leggermente dorati.

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– Sfornateli e fateli raffreddare completamente prima di mangiarli.

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Si conservano per 3/4 giorni in un contenitore a chiusura ermetica.

NOTE
– Potete usare un mix di farine diverse (integrale, farro, grano saraceno ecc.).
– Potete aggiungere all’impasto anche un po’ di cannella o di zenzero in polvere, per renderli più speziati.

Nana ice cream

Quante volte abbiamo rimandato cose per poi scoprire che farle prima sarebbe stato meglio?
Oggi pomeriggio mi sono sentita esattamente così, dopo aver preparato in cinque minuti (e mangiato in due!) un ottimo nana ice cream.
Non mi sono dimenticata nessuna lettera. Si chiama proprio così il “banana ice cream“, in italiano “gelato di banana“. Deve il suo nome all’ingrediente principale di cui è fatto, la banana, e alla consistenza, che ricorda in tutto e per tutto quella del classico gelato.

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Ormai è qualche anno che circola nelle pagine social e nei blog di ricette più o meno fit, ma io non l’avevo mai provato.
Sul fatto che fosse decisamente più salutare del classico gelato non avevo dubbi, ma ero un po’ scettica sulla consistenza.
Io vivrei di gelato. Ho passato estati in cui andavo ogni giorno nella gelateria dietro casa a comprarne una coppetta sempre generosamente riempita; mi piace provare i gusti più strani, poi lamentandomi puntualmente che forse sarebbe stato meglio optare per i classici nocciola e cioccolato; recensisco le vaschette di gelato come se fossero piatti stellati. Negli ultimi giorni poi, saranno i quasi cinquanta giorni di quarantena o le giornate che diventano più calde, ma nel mio freezer il gelato non manca mai e ogni sera ne mangio un po’.
E ora va bene che in estate un giorno sì e uno no fanno girare la notizia sul fatto che il gelato sia sano e possa sostituire i pasti, ma contiene zuccheri e grassi, quindi proprio benissimo non fa se mangiato in grandi quantità.

Allora mi è sembrato il momento giusto per provare il celebre nana ice cream, più sano e leggero, visto che è fatto soltanto con banane e un goccio di latte. Due soli ingrendienti per una merenda fresca e buonissima. Se invece decidete di aggiungere cacao, cannella o scaglie di cioccolato (e qualsiasi altro ingrendiente), otterrete gusti sempre diversi. L’importante è mantenere la banana come ingrediente principale: contiene poca acqua rispetto ad altri tipi di frutta ed è molto zuccherina. Ciò consente al nana ice cream di non ghiacciare totalmente e di mantenere la consistenza adatta per poterlo chiamare tale.
Io vi consiglio di prepararne in abbondanza, aumentando le dosi indicate, e conservarlo in freezer in una vaschetta chiusa. Basterà tirarlo fuori poco prima di mangiarlo, per avere sempre un po’ di gelato pronto per la merenda.

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INGREDIENTI
2 banane medie
3 cucchiai di latte (vaccino o vegetale, a scelta)

PROCEDIMENTO
– Tagliate le banane a rondelle e mettetele nel congelatore per almeno un paio di ore.
– Trascorso il riposo in freezer, tirate fuori le fette di banana e mettetele nel vaso contenitore di un frullatore.
– Aggiungete il latte e frullate per circa 1 minuto. In pochissimo tempo avrete ottenuto una crema densa, che ricorda esattamente la consistenza del gelato.

Servite subito, altrimenti mettete il gelato in un contenitore e conservatelo in freezer.

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NOTE
– Potete arricchire la vostra merenda aggiungendo al nana ice cream frutta secca, frutta fresca o scaglie di cioccolato.
– Io lo trovo già abbastanza dolce, ma se preferite potete aggiungere un cucchiaino di miele per addolcire ulteriormente il gelato.

Banana bread vegano

Ancora lo stampo da plumcake.
Ancora un dolce con la stessa forma.
Ma con sapori e consistenza totalmente diversi.
E con un nome diverso. Banana bread.
Letteralmente pane alla banana. Ma col pane non c’entra nulla.
Si tratta di una torta soffice, dolce, preparato con le banane mature che solitamente avanzano in fondo al frigo e nessuno vuole mai mangiare. Si tratta di un dolce del riciclo, che arriva dagli Stati Uniti, dove gli hanno addirittura dedicato una giornata nazionale: il 23 febbraio si festeggia il National Banana Bread Day.

Quella che vi propongo non è la ricetta tradizionale. Sempre che esista.
C’è chi ci mette lo yogurt, chi il limone. Chi la cannella e chi il cioccolato. C’è chi lo fa con il latte, chi senza. Insomma, un altro dolce di cui ognuno ha la propria versione.
Io l’ho fatto in versione vegana, per lasciarlo leggero (senza burro e senza uova) e per farlo mangiare anche a Matte (insofferente al lattosio).
Facilissimo da fare, è ottimo a colazione, insieme magari a un po’ di yogurt greco o a una tazza di latte e all’immancabile caffè.

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INGREDIENTI
250 gr di farina integrale
80 gr di zucchero di canna
200 ml di latte di soia
300 gr di banane mature
40 gr di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO
– Sbucciate le banane e tagliatele a tocchetti. In una ciotola capiente schiacciatele con una forchetta. Più le banane sono mature e maggiore sarà la dolcezza del banana bread.
Se volete potete tagliare una delle tre banane per il lungo e ricavarne una lunga fetta sottile, che vi servirà da decorazione.
– Aggiungete alla purea di banane lo zucchero, il latte di soia, la cannella, il pizzico di sale e mescolate bene.
– Unite poi anche la farina e il lievito e mescolate ancora fino ad ottenere un composto omogeneo.
– Infinite aggiungete anche il cioccolato fondente.

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– Accendete il forno a 180°, modalità statico, e imburrate e infarinate uno stampo per plumcake.- Versate il composto nello stampo e decorate con la fetta di banana lasciata da parte.

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– Infornate e fate cuocere per 40 minuti. Fate la prova stuzzicadente prima di sfornarlo. Se esce asciutto, il banana bread è pronto.
– Fate intiepidire, toglietelo dallo stampo e servitelo a fette.

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NOTE
– Per una versione più golosa potete aggiungere all’impasto una manciata di frutta secca tritata grossolanamente.
– Potete sostituire la farina integrale con un mix di farina integrale e 00 o quelle che avete in casa (riso, avena..). Il risultato sarà leggermente diverso nel sapore ma comunque buonissimo.

Torta al cacao con latte di avena (vegan)

L’ultimo post risale a più di due mesi fa.
Nel frattempo ho acceso il forno solo per sfornare torte di compleanno, ho rinfrescato Gioia ma non ho più preparato il pane. Ho mangiato oatmeal praticamente ogni mattina e assaggiato la polvere di maca.
Sono tornata in Francia per qualche giorno a trovare la famiglia dove ho vissuto e ho capito che amo camminare in montagna. Ho iniziato Crossfit e con i saldi ho comprato solo abbigliamento sportivo.
Ho comprato anche una macchina fotografica nuova. Ho prenotato un viaggio con mio fratello così a ottobre ce ne andiamo a Berlino e ho superato l’esame di teoria della patente, che sono in ritardo di giusto qualche anno ma ci sono quasi. Ho visto centinaia di episodi di Friends e ormai i protagonisti sono anche amici miei.
Ho acceso l’ultima sigaretta alle 19.40 dell’ultima domenica di luglio e ho percorso 249 km a piedi sul Camino del norte che attraversa la costa settentrionale della Spagna fino ad arrivare a Santiago di Compostela.

Ho anche cucinato, a volte di fretta, a volte la sera, quasi sempre pranzi per l’ufficio e spesso cose facili fatte e rifatte.
Ecco perché non ho scritto sul blog.

Però qualche giorno fa ho preparato una torta al cacao con una ricetta nuova e valeva la pena dedicarle un post.

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Perché è una torta diversa da tutte le altre che ho fatto, un esperimento nuovo: è un dolce senza burro, senza uova e senza latte (vaccino). Io che fino a pochi mesi fa sostenevo che ‘no, i dolci senza burro proprio no!’, adesso mi sono messa anche a togliere altri ingredienti.
Perché è una torta come tutte le altre che faccio: con pochi ingredienti, facile e veloce da preparare e che può cambiare gusto ogni volta semplicemente aggiungendo o modificando qualcosa.
E poi perché è una torta buona, leggera e ha un delizioso profumo di cacao; è poco dolce ma gustosissima e nonostante l’assenza di burro resta umida e soffice.

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Possono mangiarla tutti: amanti del cioccolato, golosi che fanno sempre il bis, vegani che non rinunciano ai dolci, persone che sono eternamente a dieta o quelle che lo sono soltanto di lunedì. Inoltre sostituendo la farina di frumento con quella di grano saraceno (o riso, miglio ecc.) questa torta è adatta anche ai celiaci.

Ingredienti:
280 gr di farina di grano tenero tipo 1
50 gr di cacao amaro (per me cacao in polvere organico)
130 gr di zucchero di canna
300 ml di latte di avena
80 ml olio di semi
1 bustina di lievito in polvere per dolci

Procedimento:
– In una ciotola capiente mettete la farina e il cacao setacciati, poi aggiungete lo zucchero e il lievito.

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– Versate l’olio e il latte e mescolate tutti gli ingredienti per un paio di minuti, aiutandovi con uno sbattitore elettrico.

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– Accendete il forno a 180°C e mentre si scalda imburrate e infarinate uno stampo di 24 cm con cerniera e versateci dentro l’impasto (per una versione 100% vegana: usate margarina o olio per lo stampo).

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– Infornate e fate cuocere in modalità forno statico per 30 minuti. Fate la prova stuzzicadenti per essere sicuri che la torta sia cotta: se esce asciutto, il dolce è pronto.
– Sfornate la torta, fatela raffreddare e poi toglietela dallo stampo.

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Spolveratela con abbondante zucchero e servitela a colazione o merenda.

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Si conserva bene per un paio di giorni, se chiusa in un contenitore ermetico. E anzi, a mio avviso, il giorno dopo è ancora più buona.

I miei consigli:
– Potete arricchire l’impasto con frutta secca (noci, mandorle..), frutta fresca (pere, mirtilli..) o con fiocchi di avena.
– Per farne una variante più golosa, prima di infornare la torta, distribuite sulla superficie qualche cucchiaiata di crema di nocciole o di confettura.