Brownies di ceci

La ricetta originale prevede burro, cioccolato fondente e zucchero.
Questa invece prevede ceci, cacao e datteri per dolcificare.
Combinazioni diverse che creano un risultato comunque delizioso.

Mi è capitato spesso di fare i brownies classici, anche se non ho mai riportato qui la ricetta. Sono facili da fare perché si sporcano solo due ciotole e si preparano in nemmeno un’ora.
Da tempo però volevo provare una ricetta alternativa, per avere un dolce sfizioso ma decisamente più leggero. Allora ho preparato i brownies ai ceci: il gusto è diverso, perché sicuramente meno dolce, ma la consistenza è identica a quella dei brownies originali.
Non ho usato né burro, né zucchero né latte vaccino. Il cacao amaro rende il sapore molto intenso: per smorzarlo, ho dolcificato i brownies con sciroppo di agave e datteri. Se non li avete, potete anche utilizzare un po’ di zucchero di canna.

Sono ottimi per chi è intollerante al lattosio, per chi mangia pochi legumi, per chi vuole preparare un dessert particolare, per chi vuole mangiare un dolce senza sentirsi troppo in colpa. Se li preparate, provate a non svelare come li avete fatti. In pochissimi riconosceranno la presenza dei ceci!

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INGREDIENTI
240 gr di ceci lessati
60 gr di cacao amaro
70 gr di farina di avena
3 uova
7 gr di lievito per dolci
1/2 bicchiere di latte vegetale
3 datteri grossi
3 cucchiai di sciroppo di agave

PROCEDIMENTO
– Versate nel mixer i ceci lessati, le uova e il cacao. Accendete e frullate tutto per circa 30 secondi.
– Aggiungete anche la farina di avena, il lievito, il latte e lo sciroppo di agave e azionate nuovamente il mixer.

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– Denocciolate i datteri, poi aggiungeteli al composto e frullate il tutto per l’ultima volta.
– Imburrate e infarinate una teglia rettangolare 20×20. Io ne ho usata una ovale, non troppo grande. Se avete teglie più grandi, raddoppiate le dosi.

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– Accendete il forno a 180°, modalità statico, e portate a temperatura.
– Versate il composto dei brownies nella teglia, livellatelo bene e infornate.
– Fate cuocere per 20′, poi sfornate la teglia e fate raffreddare.

Una volta tiepidi o a temperatura ambiente, tagliate i brownies a quadrotti, piccoli o grandi. Potete spolverarli di zucchero a velo se vi piace.
Sono ottimi sia per una colazione o una merenda gustosa ma sana, oppure come originale dessert, magari accompagnati da un po’ di gelato alla crema e qualche lampone.

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NOTE
– I brownies non sono troppo dolci. Se preferite un gusto meno forte o comunque più zuccherato potete optare per alcune alternative: sostituire il cacao amaro con quello zuccherato, mettere più datteri o sciropppo di agave, aggiungere dello zucchero.
– I brownies si conservano per qualche giorno chiusi in un contenitore ermetico.
– Potete arricchirli con frutta secca (mandorle, noci…) o frutta disidratata (uvetta, prugne secche ecc.).

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Plumcake al cacao senza burro

Ultimamente faccio tanti plumcake: all’olio, vegani, all’acqua.
Provo ricette di dolci veloci e leggeri, per non sentirmi troppo in colpa e per variare le colazioni che altrimenti sarebbero soltanto fatte di biscotti secchi e fette biscottate.
Questa ricetta è stata un esperimento. Perché sono andata un po’ ad occhio, perché ho usato quello che avevo in casa e perché volevo qualcosa di leggero ma allo stesso tempo gustoso.

Ne è uscito un plumcake all’acqua, con farina integrale, cacao e olio di cocco e ricoperto di cioccolato fondente, per renderlo delizioso. Non ha burro nè latte, quindi è perfetto anche per gli intolleranti al lattosio.
Un dolce soffice, leggero perfetto per la colazione, accompagnato da un frutto e da un caffè.

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Come sempre, in base ai gusti e a quello che avete in casa, la ricetta si può personalizzare, usando l’olio di semi al posto dell’olio di cocco, sostituendo il cioccolato fondente con quello al latte o usando farine diverse da quella integrale.

INGREDIENTI
215 gr di farina integrale
25 gr di cacao amaro
80 gr di zucchero
200 ml di acqua
50 ml di olio di cocco (o olio di semi)
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
40 gr di cioccolato fondente (facoltativo)
1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO
– Sbattete le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
– Aggiungete l’olio di cocco leggermente scaldato (bastano pochi secondo in microonde) e mescolate bene.
– Versate la farina e il cacao setacciati e mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare il composto.
– Aggiungete l’acqua e il pizzico di sale e mescolate bene.
– Per ultimo unite il lievito in polvere e frustate per qualche secondo per avere un composto liscio e omogeneo.
– Accendete il forno a 180°, modalità statico.
– Imburrate e infarinate uno stampo per plumcake e versateci dentro il composto.

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– Tritate grossolanamente il cioccolato fondente e disponetelo sopra l’impasto del plumcake.

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– Infornate e fate cuocere 20/25 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti: se esce asciutto il dolce è pronto.
– Sfornate, fate raffreddare e servite a fette.

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NOTE
– Potete aggiungere dentro l’impasto anche gocce di cioccolato o frutta secca.
– Potete sostituire la copertura di cioccolato fondente con qualche cucchiaio di crema alle nocciole o di confettura.

Torta al cacao con latte di avena (vegan)

L’ultimo post risale a più di due mesi fa.
Nel frattempo ho acceso il forno solo per sfornare torte di compleanno, ho rinfrescato Gioia ma non ho più preparato il pane. Ho mangiato oatmeal praticamente ogni mattina e assaggiato la polvere di maca.
Sono tornata in Francia per qualche giorno a trovare la famiglia dove ho vissuto e ho capito che amo camminare in montagna. Ho iniziato Crossfit e con i saldi ho comprato solo abbigliamento sportivo.
Ho comprato anche una macchina fotografica nuova. Ho prenotato un viaggio con mio fratello così a ottobre ce ne andiamo a Berlino e ho superato l’esame di teoria della patente, che sono in ritardo di giusto qualche anno ma ci sono quasi. Ho visto centinaia di episodi di Friends e ormai i protagonisti sono anche amici miei.
Ho acceso l’ultima sigaretta alle 19.40 dell’ultima domenica di luglio e ho percorso 249 km a piedi sul Camino del norte che attraversa la costa settentrionale della Spagna fino ad arrivare a Santiago di Compostela.

Ho anche cucinato, a volte di fretta, a volte la sera, quasi sempre pranzi per l’ufficio e spesso cose facili fatte e rifatte.
Ecco perché non ho scritto sul blog.

Però qualche giorno fa ho preparato una torta al cacao con una ricetta nuova e valeva la pena dedicarle un post.

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Perché è una torta diversa da tutte le altre che ho fatto, un esperimento nuovo: è un dolce senza burro, senza uova e senza latte (vaccino). Io che fino a pochi mesi fa sostenevo che ‘no, i dolci senza burro proprio no!’, adesso mi sono messa anche a togliere altri ingredienti.
Perché è una torta come tutte le altre che faccio: con pochi ingredienti, facile e veloce da preparare e che può cambiare gusto ogni volta semplicemente aggiungendo o modificando qualcosa.
E poi perché è una torta buona, leggera e ha un delizioso profumo di cacao; è poco dolce ma gustosissima e nonostante l’assenza di burro resta umida e soffice.

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Possono mangiarla tutti: amanti del cioccolato, golosi che fanno sempre il bis, vegani che non rinunciano ai dolci, persone che sono eternamente a dieta o quelle che lo sono soltanto di lunedì. Inoltre sostituendo la farina di frumento con quella di grano saraceno (o riso, miglio ecc.) questa torta è adatta anche ai celiaci.

Ingredienti:
280 gr di farina di grano tenero tipo 1
50 gr di cacao amaro (per me cacao in polvere organico)
130 gr di zucchero di canna
300 ml di latte di avena
80 ml olio di semi
1 bustina di lievito in polvere per dolci

Procedimento:
– In una ciotola capiente mettete la farina e il cacao setacciati, poi aggiungete lo zucchero e il lievito.

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– Versate l’olio e il latte e mescolate tutti gli ingredienti per un paio di minuti, aiutandovi con uno sbattitore elettrico.

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– Accendete il forno a 180°C e mentre si scalda imburrate e infarinate uno stampo di 24 cm con cerniera e versateci dentro l’impasto (per una versione 100% vegana: usate margarina o olio per lo stampo).

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– Infornate e fate cuocere in modalità forno statico per 30 minuti. Fate la prova stuzzicadenti per essere sicuri che la torta sia cotta: se esce asciutto, il dolce è pronto.
– Sfornate la torta, fatela raffreddare e poi toglietela dallo stampo.

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Spolveratela con abbondante zucchero e servitela a colazione o merenda.

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Si conserva bene per un paio di giorni, se chiusa in un contenitore ermetico. E anzi, a mio avviso, il giorno dopo è ancora più buona.

I miei consigli:
– Potete arricchire l’impasto con frutta secca (noci, mandorle..), frutta fresca (pere, mirtilli..) o con fiocchi di avena.
– Per farne una variante più golosa, prima di infornare la torta, distribuite sulla superficie qualche cucchiaiata di crema di nocciole o di confettura.

Torta paesana

Siamo agli sgoccioli: Natale è alle porte.

Ci sono i menu di cene e pranzi e gli alberi addobbati. Ci sono persone in viaggio per raggiungere casa e ce ne sono altre che invece casa quest’anno non la lasciano. Ci sono i biglietti per il viaggio di Capodanno ma mancano i biglietti di auguri. Ci sono le lettere di chi ancora crede a Babbo Natale. Ci sono i regali di chi già a ottobre aveva le idee chiare mentre non ci sono quelli di chi anche quest’anno girerà per negozi il pomeriggio del 24. Ci sono i cesti il cui contenuto ci accompagnerà fino a gennaio inoltrato boicottando il buon proposito di iniziare la dieta, che tutti puntualmente ci facciamo ogni anno. E tutti puntualmente non rispettiamo.

Io ai miei buoni propositi per il 2017 non ho ancora pensato. Ma sicuramente in cima alla lista metterò la cucina. Voglio preparare la pâte feuilletée seguendo la ricetta del libro di ricette comprato in Francia e fare i croissant; voglio finire il libro sulla pasticceria lasciato a metà e scartare quello sulla pasta madre che mamma ha già messo sotto l’albero; voglio usare i kg di farina comprati su Amazon per fare torte, plumcake e biscotti; voglio sfornare pagnotte profumate ogni settimana e usare lo stampo per baguette acquistato due mesi fa e ancora chiuso dentro la scatola. E voglio continuare a scrivere ricette.

L’ultimo post del 2016 su Foodelizioso è l’ultima torta preparata nel 2015 e ancora non mi sembra vero che quest’anno intenso, denso, imprevedibile e imprevisto sia già (quasi) finito.
Un anno fa, a quest’ora, oltre a friggere struffoli, sfornavo due torte paesane, da mangiare durante la cena della Vigilia e il pranzo di Natale.

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La torta paesana ha origini contadine: nel nord Italia, le donne univano latte, pane e uova e zucchero, tutti ingredienti poveri a cui poi sono stati aggiunti anche cacao, uvetta e pinoli.
Non esiste “la” ricetta della torta paesana: ognuno ha la propria ricetta di fiducia, quella tramandata da mamme e nonne.
Ma una cosa è certa: è una torta buonissima. Non c’è burro, ma è comunque un dolce ricco e sostanzioso. È una torta compatta, umida, che profuma di arancia e mai troppo dolce per via del cacao amaro.
Ed è anche facile da fare: si sporca una sola ciotola e si amalgamano tutti gli ingredienti uno dietro l’altro. Poi si inforna, si lascia raffreddare.. e poi si assaggia!

Ingredienti:
300 gr di pane raffermo (preferibilmente tipo pugliese/pagnotta)
1 l di latte
120 gr di amaretti
120 gr di zucchero
2 uova intere
50 gr di cacao amaro
30 gr di pinoli
70 gr di uvetta
1 arancia

Procedimento:
– Prendete il pane raffermo, tagliatelo a cubi più o meno regolarti e mettetelo in una ciotola capiente.

img_20151224_144022– Scaldate il latte, senza farlo bollire, poi versatelo lentamente sopra il pane.
– Grattugiate la scorza dell’arancia e aggiungetela alla ciotola con latte e pane. Tenete da parte l’arancia.
– Coprite tutto con la pellicola trasparente e fate riposare per almeno mezz’ora: il pane deve ammorbidirsi bene, fino a sfaldarsi. Aiutatevi con una forchetta, mescolando tutto di tanto in tanto.
– Nel frattempo spremete l’arancia e nel suo succo mettete in ammollo l’uvetta.
– Sbriciolate gli amaretti (con il mixer o grossolanamente avvolti in un canovaccio) e aggiungeteli al composto di latte e pane.
– Unite poi anche le uova (precedentemente sbattute) e il cacao amaro. Mescolate bene.
– Aggiungete lo zucchero e mescolate ancora.
– Scolate bene l’uvetta e unitela al composto. Infine aggiungete i pinoli (tenendone una manciata da parte).

Processed with VSCO with c1 preset– Accendete il forno a 155°, poi imburrate e infarinate una tortiera di 26 cm di diametro.
– Versate il composto nello stampo, terminate con i pinoli rimasti. Infornate e lasciate cuocere per un’ora e 15 minuti circa.

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Fatela raffreddare prima di gustarla e, se riuscite a resistere, mangiata il giorno dopo è ancora più buona.

Per risolvere l’eterno dilemma “panettone o pandoro?”, perché non preparare qualcosa di diverso e delizioso?

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I miei consigli:
– La ricetta originale prevedeva di cuocere la torta a una temperatura più alta per un tempo minore, ma dopo venti minuti in forno ho notato che la superficie della torta si stava scurendo eccessivamente. Quindi ho abbassato la temperatura e l’ho lasciata cuocere più lentamente.
– Se non avete pane raffermo, potete usare anche il pane fresco: tagliatelo a fette e tostatelo in forno per 15/20 minuti.

Ciambella al cacao con ricotta e pere

Ho passato tutta la sera in cucina.
Tornata dall’ufficio ho preparato la cena per fratello e sorella; ho rinfrescato Gioia, il mio lievito madre sopravvissuto alla mia assenza mentre io ero sotto il caldo sole di Rodi; ho cucinato la pasta per il pranzo di domani mentre noi sorelle siamo al lavoro e ho trasformato le melanzane dimenticate nel frigorifero in profumate polpette vegetariane, che riempiranno la mia schiscetta.

Risultato? Piatti, pentole e ciotole da lavare e tanta fame. Per evitare di divorarmi interi pacchi di biscotti, ho deciso di raccontarvi la ricetta della ciambella al cacao con ricotta e pere, che ho fatto nel weekend.

Sto scrivendo dalla cucina, ma giuro che forno e fornelli sono tutti spenti.

9e511-2016-09-052b04-05-082b2Tornata ormai da un paio di settimane dalla Grecia, con ancora i suoi odori in testa, le sue spiagge negli occhi, il suo sole sulla pelle e i suoi colori nel cuore, mi sono lasciata alle spalle le vacanze, pronta per cominciare un nuovo anno. Perché i propositi buoni, gli impegni numerosi, programmi ottimisti affollano settembre tanto quanto gennaio. Uno dei miei propositi è quello di ritagliarmi sempre un po’ di tempo per stare in cucina: che sia per impastare il pane, per preparare risotti o per infornare crostate.

Sabato pomeriggio volevo preparare una torta per cena, che non richiedesse lunghi tempi di preparazione. Uscita di casa senza avere ancora in mente cosa cucinare, mentre riempivo il carrello al supermercato ho deciso di unire cacao, ricotta e pere per ottenere una cake soffice e d’eliziosa.

Il gusto amaro del cacao è stato reso meno forte dal sapore dolce delle pere e la ricotta ha reso l’impasto morbido e leggero. Una ciambella soffice adatta a grandi e bambini; a chi piace il cioccolato e le ricette veloci; a chi la frutta la mangia poco volentieri e a chi la ama da matti; a chi preferisce le torte senza burro e a chi preferisce le torte e basta.

Ingredienti:
210 gr di farina 00
40 gr di cacao amaro
250 gr di ricotta
250 gr di zucchero semolato
3 uova
1 bustina di lievito in polvere
6 pere Coscia (o 3 grandi)

Procedimento:
– In una ciotola capiente versate la ricotta e lo zucchero e mescolate bene.
– Aggiungete i tuorli (conservate gli albumi!) e mescolate ancora.

– Setacciate cacao e farina per evitare che si formino grumi, poi uniteli al composto.
– Aggiungete anche il lievito e mescolate fino ad ottenere un impasto omogeneo.
– In un’altra ciotola, montate gli albumi a neve ben ferma, poi, poco alla volta, uniteli all’impasto e mescolate lentamente dal basso verso l’alto.
– Lavate bene le pere, asciugatele, privatele dei torsoli. Tagliate 4 pere a dadini, le altre due a fette sottili.
– Aggiungete soltanto i dadini di pera all’impasto e mescolate ancora.

– Fate scaldare il forno a 180°, poi imburrate e infarinate uno stampo per ciambella.
N.B: fate attenzione di imburrare e infarinare anche la parte centrale interna dello stampo.
– Versate il composto nello stampo, poi decorate la parte superiore con le fettine di pera che avete tenuto da parte.

– Infornate e lasciate cuocere per 30 minuti circa. Per capire se la ciambella è pronta, fate la “prova stuzzicadenti”: se lo esce asciutto, la torta è cotta.
– Sfornate la ciambella e fatela raffreddare prima di toglierla dallo stampo.
Servitela a fette, magari con una spolverata di zucchero a velo.
Buona dopo cena, è ancora meglio gustata a colazione.
Si conserva fino al giorno dopo, ma la mia, purtroppo, non ci è arrivata.

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I miei consigli:
– Io ho usato le pere Coscia, una varietà di pere piccole, sode e zuccherine. Sono perfette anche le Williams e le Abate, a patto che non siano né troppo dure né troppo morbide.
– Se non avete lo stampo da ciambella, potete usare anche uno stampo con cerniera classico (max 24cm di diametro).
– Per rendere la ciambella ancora più golosa, aggiungete una manciata di gocce di cioccolato fondente.