Sono nata a Milano, vivo vicino a Milano, lavoro a Milano.
Ma sono cresciuta con i sapori del sud: i miei nonni materni erano pugliesi.
Sono cresciuta con pasta e patate, pane e pomodoro, spaghetti con le cime di rapa, i panzerotti e le pettole fritte.
E con le orecchiette pugliesi.
Nonna le preparava con il cavolfiore o i broccoli, oppure condite con il sugo e abbondante ricotta salata.
Ma in ventisei anni non le avevo mai mangiate fatte in casa.
Fare la pasta fresca mi spaventa sempre un po’ ma il primo sabato di quarantena, a metà marzo, mi è venuta voglia di provare. Sapevo che avrei avuto tanto tempo da impiegare e niente mi svuota i pensieri come cucinare.
Fare l’impasto delle orecchiette è semplicissimo: occorrono soltanto acqua, semola di grano duro e un pizzico di sale. Ma per dargli forma ci vogliono pazienza e manualità. Non è veloce fare una orecchietta alla volta e alla centesima potreste iniziare a sentire dolore al pollice. Inoltre potrebbe volerci un po’ per prendere la mano e farle venire bene, ma non serve che siano tutte identiche.
Le mie sono venute tutte diverse, alcune più grandi e altre più piccole, alcune quasi perfette e altre bruttine. L’importante è farle sottili, altrimenti risulteranno gommose all’assaggio.
C’è chi per realizzarle preferisce il coltello, ma io mi sono trovata meglio con le mani. Provate entrambe le tecniche e valutate quale vi riesce meglio.
Considerate che per la preparazione (dall’impasto alla cottura) ci vogliono circa un paio di ore, ma sono ore ben spese: quando le assaggerete vi dimenticherete della fatica fatta.
Sono venute buonissime, ma io godo della fortuna del principiante: quando provo a fare un piatto per la prima volta mi viene sempre al primo colpo. Chissà se la prossima volta che le preparo sarò in grado di rifarle altrettanto bene.
INGREDIENTI (per due persone)
per la pasta
200 gr di semola rimacinata
100 ml di acqua
1/2 cucchiaino di sale
per il condimento
50 gr di rucola
20 gr di frutta secca (meglio se noci o mandorle)
20 gr di olio evo + altro per condire
acqua q.b.
sale q.b.
pepe e peperoncino q.b.
PROCEDIMENTO
– In una ciotola o su un piano da lavoro disponete la farina. Fate un buco al centro e iniziate a versare l’acqua.
– Impastate bene fino a far assorbire tutta l’acqua, poi aggiungete il sale.
– Continuate a impastare fino ad ottenere un panetto omogeneo e liscio.
– Copritelo con pellicola e fatelo riposare per circa mezz’ora.
– Dopo il riposo, prendete l’impasto e iniziate a tagliarlo in piccole parti. Con ciascuna di queste formate un cilindro di circa 1 cm di diametro, facendo scorrere l’impasto con le mani su un piano infarinato (continuate a usare la semola).
– Da ogni cilindro ricavate tanti piccoli pezzi di pasta, usando un coltello a lama liscia.
– Iniziate a dare forma alle orecchiette su un tagliere infarinato: prendete un pezzo di pasta, premetelo sul tagliere col pollice e fate scorrere il pollice sul tagliere, in modo tale che l’orecchietta si “trascini”. Rigiratela su se stessa per conferirgli la classica forma.
Nota: se l’impasto tende ad attaccarsi, aggiungete un po’ di semola sul tagliere e sulla mano che usate per fare forma alle orecchiette.
– Ripetete l’operazione fino a terminare tutto l’impasto, disponendo le orecchiette una accanto all’altra su un vassoio o una teglia leggermente infarinati.
– Mentre le orecchiette preparate il pesto di rucola. In un un mixer mettete la rucola, l’olio, la frutta secca e un pizzico di sale. Frullate bene e aggiustate la consistenza con un goccio d’acqua e il sapore con altro sale, se serve.
– Mettete sul fuoco una pentola con acqua: salatela e portatela a bollore.
– Quando l’acqua bolle lessate le orecchiette per 5/6 minuti o fino alla consistenza desiderata.
– Scolate la pasta e conditela con il pesto di rucola.
– Servite le orecchiette ben calde e terminate il piatto con una spolverata di pepe o peperoncino.
NOTE
– Io ho mangiato le orecchiette con un pesto leggero ma saporito, per lasciarle molto semplici. Potete scegliere di condirle anche con del sugo semplice o di carne. O come le mia mamma: con broccoli o cavolfiore e ci aggiunge “le briciole di pane” che ottiene sbriciolando un po’ di pane in una padella e lasciandolo dorare per qualche minuto in “poco” olio extra vergine di oliva.
– Se non volete cucinarle subito o se volete conservarne una parte avete due alternative: la prima è farle seccare e poi metterle in un contenitore a chiusura ermetica e conservarle per al massimo un mese; la seconda è farle congelare in freezer, disponendo inizialmente le orecchiette ben distanziate fra loro su un vassoio spolverato di semola e poi trasferendole in sacchetti appositi.
– Se vi avanza del pesto, potete conservarlo in frigorifero per un paio di giorni. Va benissimo anche per condire insalate di orzo, farro o per insaporire il cous cous.