Ho passato un’estate intensa.
Fatta di movimento, io che fino a un anno fa ero solo divano. Dalla tanto odiata coach Jilian che mi ha tenuto compagnia per un mese, all’iscrizione al box; dalle gite in montagna ai dieci giorni di cammino in Spagna.
Un’estate fatta di esami e volanti. Di viaggi sola, di ritorni.
Di viaggi in due.
Un’estate lunga ma sempre troppo corta.
Un’estate in cui il forno l’ho acceso solo per preparare qualche torta e in cui fare il pane era diventato un lontano ricordo.
Avevo voglia di rimettere le mani in pasta, di sfornare il pane la mattina presto e mangiarlo ancora caldo . Di solito faccio così nelle fredde domeniche d’inverno, ma questa volta è andato bene anche un martedì mattina di inizio autunno.
Da mesi, a ogni rinfresco di Gioia, ne buttavo una parte e conservavo solo una quantità sufficiente per tenerla in vita e arrivare al nuovo rinfresco.
Ieri sera invece ho rinfrescato tutta la mia pasta madre: 100 gr li ho rimessi in frigorifero, gli altri 300 gr circa li ho lasciati crescere per quasi tre ore e poi li ho usati per il pane.
Oltre al lievito occorrono farine, semi, acqua, miele e poco sale.
Poi solo pazienza e un po’ di attenzione.
Cambio sempre le farine che utilizzo, per avere ogni volta un gusto nuovo, una consistenza diversa, un profumo migliore. Questa volta ho scelto di miscelare farina integrale, farina bianca e farina di farro.
Il risultato è un pane dalla crosta croccante e una mollica soffice. Un pane delizioso, ricco di semi e profumato, ottimo a colazione con un velo di marmellata o di miele ma perfetto per accompagnare qualsiasi pasto.
Ingredienti:
500 gr di farina di tipo 2
250 gr di farina di farro
250 gr di farina bianca
320 gr di lievito madre (rinfrescato da 3 ore)
650 ml di acqua tiepida
1 cucchiaio di miele
2 cucchiai di semi di papavero
2 cucchiai di semi di girasole
1 cucchiaio di semi di lino + canapa
2 cucchiaini di sale
Procedimento:
– Mettete il lievito madre rinfrescato da almeno tre ore in una ciotola capiente. Poi versate l’acqua e il miele e iniziate a sciogliere il lievito con una forchetta.
N.B. Io impasto a mano ma se lo avete potete usare anche un robot da cucina, seguendo la stessa procedura.
– Quando il lievito sarà completamente sciolto, aggiungete le farine setacciate e iniziate a impastare con le mani o l’aiuto di un cucchiaio. Lavorate l’impasto fino a che la farina avrà assorbito l’acqua. Continuate ad impastare a mano, sollevando l’impasto dall’alto verso il basso, per qualche minuto.
– A questo punto aggiungete il sale e i semi e impastate ancora per distribuirli in maniera omogenea.
– Prendete una ciotola abbastanza grande da poter contenere l’impasto anche dopo la lievitazione e adagiateci un canovaccio pulito.
– Aiutandovi con un po’ di farina, trasferite l’impasto nella ciotola, spolveratelo con poca farina e copritelo con un altro canovaccio.
– Mettete l’impasto in un posto caldo e riparato e fatelo lievitare per almeno sei ore. (Il mio ha lievitato tutta notte: dalle 23 alle 7).
– Trascorso il tempo di lievitazione, accendete il forno a 250°C.
– Prendete una teglia, foderatela con carta forno e delicatamente adagiateci l’impasto, rovesciandolo direttamente dalla ciotola in cui è lievitato e praticando alcuni tagli sulla superficie.
N.B. Poiché l’impasto è idratato al 65%, una volta tolto dalla ciotola di lievitazione tenderà a “sdraiarsi” sulla teglia, sgonfiandosi e allargandosi. Non preoccupatevi: in cottura crescerà e il pane risulterà comunque soffice e pieno di alveoli.
– Infornate il pane e fatelo cuocere a 250°C per i primi 15 minuti, poi abbassate la temperatura a 220°C e proseguite la cottura per altri 25 minuti.
N.B. Per capire se il pane è pronto, sfornatelo, sollevatelo e “bussate” sotto la base. Se emette un rumore sordo, il pane è cotto.
Adagiate il pane su una gratella, tagliatene un pezzo quando è ancora caldo e assaggiatelo. Il profumo del pane appena sfornato non ha eguali.
Fatelo raffreddare completamente e mangiatelo a colazione, pranzo, merenda..
Il pane che non viene consumato in giornata può rimanere in dispensa per un paio di giorni, chiuso in un sacchetto per alimenti. Io preferisco tagliarlo a fette e congelarlo, in modo da averlo pronto ogni volta che mi serve.
I miei consigli:
– Io ho usato i semi che avevo in casa: non è necessario che usiate gli stessi e nelle stesse quantità. Potete usare anche solo uno o due tipi di semi e aumentare o ridurne leggermente le quantità.
– Per comodità io ho cotto l’impasto in un’unica forma. Voi potete anche ricavarne due panetti e cuocerli separatamente.