Ciambella leggera senza burro con farina di cocco

Spesso mi ritrovo la sera in settimana ad avere voglia di fare una torta per le colazioni di Matte (e le mie) e poi finisco sempre a perdere un sacco di tempo perché non so decidermi su quale preparare. La torta più veloce che conosco è senza burro ma con ricotta, e non sempre ce l’ho in frigo. Quindi sono costretta a cercare qualche altra ricetta altrettanto veloce.. ma mai nessuna mi convince davvero.
Settimana scorsa ne ho provata una e finalmente sono rimasta soddisfatta: ho preparato una ciambella soffice e profumata, con farina di tipo 1 e un po’ di farina di cocco, latte e niente burro ma soltanto un po’ di olio di semi.

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L’impasto è di quelli che piacciono a me: semplici e sempre modificabili. Per esempio io ho usato la farina di tipo 1 perché ne ho chili da smaltire, ma andrebbero benissimo anche la classica 00 o quelle più particolari: integrale, di farro, di grano saraceno ecc. Potete scegliere voi se aggiungere la farina di cocco o meno e potete arricchire l’impasto con mirtilli o gocce di cioccolato. Vi basterà usare un latte vegetale per rendere la vostra torta un ottima alternativa per chi non tollera il lattosio. E potreste anche sostituire l’olio di semi con quello di cocco, per un sapore più particolare.

Comunque decidiate di farla, questa ciambella è deliziosa e renderà le colazioni o le merende decisamente più piacevoli.

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INGREDIENTI
160 gr di farina 00
30 gr di farina di cocco
130 gr di zucchero
120 ml di latte
45 ml di olio di semi
8 gr di lievito per dolci
la scorza di un limone

Nota: le quantità bastano per una tortiera per ciambella di max 24 cm. Per stampi normali o più grandi raddoppiate le dosi indicate.

PROCEDIMENTO
– In una ciotola montate le uova intere con lo zucchero, fino ad avere un composto chiaro e spumoso.
– Aggiungete a filo l’olio e il latte leggermente tiepido.
– Mescolate bene e poi aggiungete la farina setacciata e il lievito per dolci.
– Infine aggiungete anche la scorza di limone.
– Accendete il forno a 180°, poi oliate e infarinate la tortiera e versateci il composto.

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– Infornate la torta e fate cuocere per circa 30 minuti, controllando che sia cotta con uno stuzzicadenti.
– Lasciate intiepidire e poi spolveratela con zucchero a velo.

Io non ho usato lo zucchero a velo perché ho sfornato la ciambella tardissimo e l’ho lasciata raffreddare tutta notte. Il giorno dopo, appena sveglia, non ho resistito e l’ho mangiata semplice.

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NOTE
– Io consiglio di raddoppiare le dosi se usate una tortiera non per ciambelle che abbia un diametro dai 24 cm in su.
– La prossima versione che voglio fare è con farina di grano saraceno e mirtilli.

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Granola con avena e farro soffiato

La colazione è da sempre il mio pasto preferito.
Da quando non mi sveglio più alle 6 posso farla con calma e con le cose che mi piacciono. Ho rifatto il porridge, mangio fette di plumcake al cacao, bevo caffè caldo della moka.
Ero solita mangiare qualcosa alle 6, per avere un po’ di energie alla classe di Crossfit: fette biscottate, confettura, latte. Se andava bene qualche biscotto secco. E dopo gli allenamenti sgranocchiavo gallette o wasa in ufficio, insieme a una banana e a un caffè.
Ora invece la colazione è tornata ad essere un momento lento, dove mangio più liberamente, senza pesare nulla e scegliendo quello che mi va a seconda dei giorni.
L’altro ieri avevo voglia di granola e in meno di un’ora ho riempito due vasetti che mi accompagneranno nei prossimi giorni.

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Per chi non sapesse cosa sia la granola, in questo articolo trova la risposta: si tratta di una ricetta fatta più di un paio di anni fa, altrettando valida. Ma la versione che vi propongo oggi è senza frutta secca (che potete comunque aggiungere anche qui); è fatta con olio di cocco che le regala un sapore particolare; è vegana perché non c’è miele ma sciroppo di agave. Ed è buonissima.
E non si mangia solo a colazione: può essere aggiunta allo yogurt o al latte, può arricchire creme e gelati, o può essere sgranocchiata da sola al posto di mangiare patatine.

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INGREDIENTI
– 300 gr di fiocchi di avena
– 30 gr di farro soffiato
– 30 gr di semi di girasole
– 70 gr di sciroppo di agave
– 30 gr di olio di cocco
– 10 gr di zucchero di canna
– 3 cucchiai di uvetta
– 2 cucchiaini di cacao
– 1/2 cucchiaino di cannella
– un pizzico di sale

PROCEDIMENTO
– Mettete a mollo l’uvetta, in una tazza di acqua fredda.
– Unite gli ingredienti secchi in una ciotola: avena, farro, cacao, cannella e sale.

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– Sciogliete pochi secondi in microonde o a bagnomaria olio di cocco e sciroppo di agave. Poi aggiungeteli agli ingredienti secchi e mescolate bene.

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– Accendete il forno a 170°, modalità statico e foderate una teglia con carta da forno.
– Versate il composto sulla carta da forno e distribuitelo più o meno uniformemente con un cucchiaio.

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– Infornate e fate cuocere per 25 minuti, girando di tanto in tanto la granola. Deve assumere un bel colore dorato.
– Sfornate la granola e fatela raffreddare. Intanto togliete l’uvetta dall’acqua e strizzatela per eliminare l’acqua in eccesso.

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– Quando la granola si sarà raffreddata aggiungete anche l’uvetta. Poi mettetela nei barattoli di vetro per conservarla in dispensa.

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NOTE
– Potete arricchire la granola con ciò che più vi piace: quando è fredda potete aggiungere cioccolato fondente tritato, bacche di goji, scaglie di cocco ecc.
– Per i miei gusti la granola è abbastanza dolce, anche se ho limitato al massimo lo sciroppo di agave. Potreste omettere lo zucchero, vista anche la presenza dell’uvetta.
– Potete sostituire l’olio di cocco con olio di semi e lo sciroppo di agave con il miele.

Plumcake al cacao senza burro

Ultimamente faccio tanti plumcake: all’olio, vegani, all’acqua.
Provo ricette di dolci veloci e leggeri, per non sentirmi troppo in colpa e per variare le colazioni che altrimenti sarebbero soltanto fatte di biscotti secchi e fette biscottate.
Questa ricetta è stata un esperimento. Perché sono andata un po’ ad occhio, perché ho usato quello che avevo in casa e perché volevo qualcosa di leggero ma allo stesso tempo gustoso.

Ne è uscito un plumcake all’acqua, con farina integrale, cacao e olio di cocco e ricoperto di cioccolato fondente, per renderlo delizioso. Non ha burro nè latte, quindi è perfetto anche per gli intolleranti al lattosio.
Un dolce soffice, leggero perfetto per la colazione, accompagnato da un frutto e da un caffè.

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Come sempre, in base ai gusti e a quello che avete in casa, la ricetta si può personalizzare, usando l’olio di semi al posto dell’olio di cocco, sostituendo il cioccolato fondente con quello al latte o usando farine diverse da quella integrale.

INGREDIENTI
215 gr di farina integrale
25 gr di cacao amaro
80 gr di zucchero
200 ml di acqua
50 ml di olio di cocco (o olio di semi)
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
40 gr di cioccolato fondente (facoltativo)
1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO
– Sbattete le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
– Aggiungete l’olio di cocco leggermente scaldato (bastano pochi secondo in microonde) e mescolate bene.
– Versate la farina e il cacao setacciati e mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare il composto.
– Aggiungete l’acqua e il pizzico di sale e mescolate bene.
– Per ultimo unite il lievito in polvere e frustate per qualche secondo per avere un composto liscio e omogeneo.
– Accendete il forno a 180°, modalità statico.
– Imburrate e infarinate uno stampo per plumcake e versateci dentro il composto.

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– Tritate grossolanamente il cioccolato fondente e disponetelo sopra l’impasto del plumcake.

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– Infornate e fate cuocere 20/25 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti: se esce asciutto il dolce è pronto.
– Sfornate, fate raffreddare e servite a fette.

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NOTE
– Potete aggiungere dentro l’impasto anche gocce di cioccolato o frutta secca.
– Potete sostituire la copertura di cioccolato fondente con qualche cucchiaio di crema alle nocciole o di confettura.

Protein balls con avena, burro di arachidi e uvetta

Torno a scrivere ricette, anche se non ho mai smesso di cucinare.
Ho fatto anche altro, tanto altro.
Ho preso la patente. Ho comprato la mia macchinina bianca, io che la volevo nera.
Ho preso l’abitudine di iniziare la giornata allenandomi.
Mi sono fatta lividi e ho comprato tre paia di scarpe sportive. Più un paio di tacchi, per compensare e che non uso mai.
Ho acquistato libri che ho iniziato ma non ho finito. E ne ho ricevuti altri, che ho iniziato ma non ho finito.
Ho perso nonna, che è con me.
Sono tornata in Spagna per conoscere Barcellona, splendida sotto il sole tiepido di gennaio.
E ho cucinato. Poche torte, meno frolla, una sola volta il pane. Decine di barrette più o meno riuscite, ogni giorno la schiscetta per l’ufficio. Ho provato il miso, comprato avena in chicchi, scoperto lo Skyr. Ho preso la salsa di soia e ancora non ho trovato il tempo di usarla, ho iniziato a mangiare pù carne e ho pulito per la prima volta il pesce. Ho comprato la vaporiera, mangiato centinaia di biscotti..
E ho smesso di preparare il porridge ogni mattina.

Non è stato facile dover abbandonare la mia colazione preferita. Da quando esco di casa ogni giorno alle 6.30 per andare al box (di Crossfit) è impossibile preparare il porridge e allora ho dovuto abituarmi a colazioni diverse, comode da portare con me.
Prima lo yogurt con l’avena, poi banana e barrette, poi le gallette con la marmellata.
E poi le protein balls.

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Fino a poco tempo fa non sapevo cosa fossero: si tratta di palline fatte solitamente con una base di fiocchi di avena, burro di arachidi, proteine in polvere. A cui poi si aggiungono ingredienti diversi a seconda della fantasia e del gusto personale.
Ho letto diverse ricette su internet, quasi tutte su blog stranieri e quasi tutte con le indicazioni in cup/teaspoon/tablespoon. Per chi non è pratico, come la sottoscritta, dover convertire da sè il peso di ogni ingrediente non è esattamente la cosa più divertente del mondo. Ma non ho avuto scelta.. e la “fatica” è stata ripagata con una deliziosa scoperta.

Scommetto che pochi di voi le hanno viste in giro: scordatevi di trovarle al supermercato. Forse nei negozi specializzati, sicuramente le vendono online. I prezzi però non sono incoraggianti e comunque bisogna aspettare il corriere..
Tanto vale farle da sè! Vi occorrono soltanto 30 minuti e la voglia di sporcarsi le mani per avere le vostre protein balls. In questo modo potete scegliere quantità e ingredienti che preferite per avere sempre pronto uno snack nutriente, sano e buonissimo. Così buone che ho appena finito di prepararle per la seconda volta.

Ingredienti:
175 gr di fiocchi di avena
30 gr di proteine (facoltativo) – per me le proteine whey al cocco Foodspring
60 gr di burro di arachidi (smooth o crunchy)
40 gr di uvetta
30 gr di miele
1 cucchiaio di bacche di Goji
1 cucchiaino di cannella
7/8 cucchiai di acqua

Procedimento:
– Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola. Iniziate ad amalgamarli con un cucchiaio di legno, poi continuate a impastare con le mani.

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– Formate tante balls, grandi poco più di una noce. Se fate fatica a crearle, aggiungete uno o due cucchiai di acqua per rendere il composto più umido e facilmente lavorabile.

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– Riponete le balls in un contenitore a chiusura ermetica e lasciatele riposare in frigorifero per almeno un’ora prima di assaggiarle.

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Le protein balls sono ideali per una pratica colazione, fatta di corsa o fuori casa. Vanno bene per una sostanziosa merenda, per il post allenamento o come momento dolce dopo cena per chi come me proprio non può rinunciarci.
Si conservano in frigorifero fino a 4/5 giorni.

I miei consigli:
– Potete sostituire l’uvetta con frutta secca o gocce di cioccolato (fondente, mi raccomando!).
– Al posto del burro di arachidi, provatele con burro di mandorle o nocciole.
– Usate fiocchi di avena piccoli o tritate leggermente i fiocchi grandi per evitare che i fiocchi rimangano troppo duri.

Porridge d’autunno con cachi e cannella

I cachi o li ami o li odi. Oppure fai come me: da bambina ne mangiavo a chili, poi crescendo ho smesso anche di assaggiarli.
Quest’anno però, una volta visti sugli scaffali dei supermercati, ho voluto riprovare. Mi sono detta che se mi piacciono il polline, la polvere di maca e i datteri, avrebbero potuto piacermi anche i cachi.
E così ne ho portati a casa una vaschetta da quattro.
Il primo l’ho assaggiato subito e non mi ha conquistato: il sapore era buono ma la sensazione che lasciava in bocca era strana. Ma poi mi hanno spiegato che dipendeva dal caco ancora non perfettamente maturo.
Ho lasciato che maturassero.. ed è finita che mi sono ritrovata in frigorifero ancora due cachi da consumare.
Ma come? In un dolce? Mangiato semplicemente al cucchiaio?

Ho deciso di privarlo della buccia, frullarlo e farci una purea. E aggiungerla al porridge, che così diventa più dolce e fa ancora più bene.

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Sì, perché saranno anche difficili da apprezzare per molti, però i cachi sono ricchi di potassio, di fibre e di vitamina A, C ed E. Apportano benefici alla pelle, all’intestino e ha poteri antinfiammatori e depurativi.

Questa mattina, con tutta la calma che solo la domenica sa dare, ho preparato un porridge con i colori e i sapori dell’autunno, aggiungendoci latte di riso, purea di cachi, nocciole e tanta cannella.

La ricetta è così facile e veloce che non potevo aspettare a scriverla.

Ingredienti:
50 gr di avena
150 ml di latte di riso
1/2 caco
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di miglio soffiato
1 cucchiaio di bacche di Goji
1 manciata di nocciole
acqua q.b.

Procedimento:
– Mettete l’avena in una scodella e aggiungeteci circa 1 bicchiere di acqua per farla rinvenire. Fate riposare per almeno 10 minuti.
– Intanto procuratevi gli altri ingredienti e preparate la purea di caco semplicemente frullandolo dopo averlo privato della buccia esterna.
– Quando l’avena avrà completamente assorbito l’acqua, mettetela in un pentolino, poi aggiungete il latte di riso e la cannella. Fate cuocere a fuoco lento per un paio di minuti, girando continuamente.
– Versate il porridge in una tazza, poi completatelo con la purea di cachi, le nocciole, il miglio e le bacche di Goji.

Gustatelo ancora caldo.

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I miei consigli:
– Frullate un caco intero e la purea che vi avanza conservatela in frigorifero per al massimo 24 ore. Potete mangiarla semplicemente così com’è, oppure aggiungerla al gelato o ancora spalmarla su una fetta di pane integrale con della ricotta.
– Se il porridge vi sembra avere un sapore ancora troppo amaro nonostante il caco, potete dolcificarlo ulteriormente con un cucchiaino di miele o di sciroppo d’acero.