Casoncelli

Credo di aver mangiato i casoncelli una, massimo due volte nella vita. Prima di due domeniche fa, in cui ho deciso di prepararli a casa.
Poche volte, pochissime. Ma sono una di quelle cose così buone, che puoi anche non mangiare spesso eppure ti ricordi sempre il loro gusto straordinario. Forse è merito del ripieno saporito, o forse perché si mangiano annegati nel burro. Per questo, quando ho deciso di rifarli, sapevo esattamente come avrebbero dovuto essere e il gusto che avrebbero dovuto avere.

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Avevo trovato la ricetta di questo tipico piatto bergamasco per caso, su Instagram. Era marzo, nel periodo in cui tutti avevamo iniziato a fare i conti con questo strano nemico, soprattutto nelle province di Bergamo, Brescia e nelle altre province lombarde. Ho deciso di salvarmi la ricetta e mi sono ripromessa che l’avrei provata.

Ho parlato in qualche post delle mie radici pugliesi, da parte di mamma. Ma l’altra metà è lombarda, della provincia di Brescia per l’esattezza. Non ho mai avuto legami diretti con quei luoghi: sono stata in quelle zone solo per qualche gita domenicale. Ma sono nata e lavoro a Milano, vivo in una città che confina con Milano. Quindi, nonostante io sia cresciuta mangiando decisamente più orecchiette con le cime di rapa che polenta, mi sento di appartenere a questa regione, la Lombardia. Prima di questo strano difficile periodo non ci avevo mai pensato davvero.

Avevo già preparato qualche ricetta tipica della mia regione: il panettone, la torta paesana.. ma mai un piatto salato. Allora ho deciso di provare a fare i casoncelli, che sono buonissimi e facili da fare.

Io ho preparato il ripieno e tirato la sfoglia, Matte li ha fatti uno a uno, senza arrendersi come aveva fatto con le orecchiette. Sono venuti un po’ grandicelli rispetto alle loro dimensioni tradizionali: per tagliare la pasta ho usato un bicchiere troppo grande. Il sapore però era quello giusto, ed era delizioso.

La tradizione vuole che i casoncelli vengano conditi con burro, salvia e pancetta. Noi abbiamo omesso quest’ultima, ma il risultato è stato comunque pazzesco. Ci siamo promessi di riprepararli (questa volta della dimensione giusta!) per una delle prossime cene in famiglia (quando si potranno fare!), perché siamo sicuri che piaceranno a tutti. Tranne a mio fratello, che da qualche mese è diventato vegetariano, ma questa è un’altra storia.

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INGREDIENTI
Per la pasta
400 gr di farina 00
100 gr di semola di grano duro
2 uova
acqua q.b. (circa un bicchiere)
Per il ripieno
130 gr di macinato di suino
130 gr di macinato di manzo
40 gr di salame (del tipo che preferite)
80 gr di pangrattato
70 gr di formaggio grattugiato
6 amaretti
2 cucchiai di uvetta
1 uovo
1 spicchio di aglio
prezzemolo q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
burro q.b.
Per il condimento
50 gr di burro
5/6 foglie di salvia
formaggio grattugiato q.b.

Nota sugli ingredienti: con queste dosi abbiamo realizzato 60 casoncelli “grandi”. Dandogli la forma corretta, potrebbero uscirne circa 90/100.

PROCEDIMENTO
– Fate rosolare la carne macinata di manzo e maiale in un po’ di burro.
– Aggiungete anche il salame (tagliato a striscioline o a cubetti, a seconda del tipo che avete scelto).
– Condite con sale, pepe, uno spicchio di aglio (io l’ho lasciato a pezzi grossi per poi toglierne una parte prima di ultimare il ripieno) e il prezzemolo tritato.
– Cuocete per circa 20 minuti e poi fate raffreddare.
– In un contenitore per il mixer mettere il pangrattato, il formaggio, gli amaretti sbriciolati e l’uvetta tagliata grossolanamente.
– Aggiungete anche la carne e l’uovo. A questo punto azionate il mixer e riducete il tutto a un composto omogeneo.

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  • Trasferite il vostro ripieno in una ciotola e aggiungeteci mezzo bicchiere di acqua per far sì che il composto non risulti troppo asciutto. Versate l’acqua un po’ alla volta, per non rischiare che il composto diventi troppo morbido e appiccicoso.

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– Coprite e lasciate da parte.
– Preparate la pasta fresca su un piano da lavoro o unendo gli ingredienti in una ciotola: le due farine, le uova e per ultimo aggiungete l’acqua. Anche qui regolatevi man mano, aggiungendo l’acqua fino a che non riuscirete a compattare bene la pasta ottenendo una palla soda e compatta.

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– Coprite la pasta con pellicola trasparente e fatela riposare per circa un’ora.
– Trascorso il tempo di riposo della pasta e del ripieno, prendete la pasta, dividetela in panetti più piccoli e iniziate a stenderla.
Io l’ho stesa col matterello su un foglio di carta forno spolverato con semola, ma ovviamente si può usare anche la sfogliatrice. Va stesa molto fine, per evitare di avere uno strato di pasta troppo spesso che richiederebbe una cottura più lunga e non sarebbe altrettanto piacevole al gusto.
– Man mano che stendete la sfoglia, ricavate tanti piccoli dischi con un bicchiere o un coppapasta.

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– Al centro di ogni disco di pasta mettete un cucchiaino di ripieno e chiudetelo a mezzaluna, sigillando bene i bordi.
Nota: la forma tradizionale del casoncello assomiglia più a una caramella, a un “sacchettino”, ma noi abbiamo scelto di chiuderli in modo semplice vista la poca esperienza.
– Disponete i casoncelli su una teglia (o un altro foglio di carta forno) spolverata di semola.

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– In una pentola capiente portate a bollore l’acqua; intanto in una padella fate sciogliere il burro, mettendo all’interno anche qualche foglia di salvia.
– Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata per 6/7 minuti. Per noi ce ne sono voluti 8, vista la grandezza dei casoncelli.
– Scolate i casoncelli e trasferiteli in padella per farli insaporire bene nel burro.
– Impiattate e mangiate i casoncelli ben caldi, spolverati da abbondante formaggio grattugiato.

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Sono un piatto ricco, da pranzo della domenica in famiglia o per qualche altra occasione speciale. E sono anche un ottimo modo per passare la domenica pomeriggio in cucina!

NOTE
– Andrebbe usata la pasta di salame, che non ho trovato al supermercato. Per cui ho rimediato usando la carne di suino, a cui ho aggiunto del salame.
– I casoncelli possono essere congelati da crudi: ho messo quelli che sono avanzati in un sacchetto per alimenti e li ho riposti in freezer. Al momento di mangiarli, basta buttarli ancora congelati direttamente in acqua bollente.

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